Nutriamo la scuola
Si è conclusa la sperimentazione avviata da CIRFOOD insieme a Officina Educativa, servizio del Comune di Reggio Emilia, e l’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo.
Si è conclusa la sperimentazione avviata da CIRFOOD insieme a Officina Educativa, servizio del Comune di Reggio Emilia, e l’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo.
Al webinar di presentazione dei risultati presente la Viceministra Ascani che ha commentato: “La scuola è il luogo dove si forma il pensiero critico della Comunità. Nella Legge di Bilancio dobbiamo prevedere investimenti strategici che vedano la scuola come guida per la costruzione di una società in cui le nuove generazioni vogliano abitare.”
Il Prof. Patrizio Bianchi ha ribadito: “A settembre si aprirà l’Anno Costituente della Nuova Scuola che deve essere il luogo dove creare comunità e dove il cibo rappresenta un elemento fondante e strumento di uguaglianza”.
Si è concluso il progetto “Nutriamo la Scuola”, nato dalla collaborazione di CIRFOOD, l’impresa italiana leader nella ristorazione scolastica, con Officina Educativa, servizio del Comune di Reggio Emilia, e l’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo. Il progetto, costituito da attività e laboratori, seguito da esperti multi-disciplinari di livello nazionale, ha visto, in alcuni centri estivi di Reggio Emilia, l’osservazione di diverse variabili legate anche al servizio di ristorazione scolastica, anticipando problemi e soluzioni in vista del rientro a scuola a settembre.
A conclusione del progetto, oggi si è tenuto un webinar, disponibile online, che ha visto la partecipazione di Anna Ascani, Viceministra dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, Cattedra Unesco Educazione, Crescita ed Eguaglianza Università di Ferrara, già coordinatore del Comitato degli esperti istituito presso il Ministero dell’Istruzione per la ripartenza, Giordano Curti, Direttore Generale CIRFOOD, e Raffaella Curioni, Assessora a Educazione, Conoscenza, Città universitaria e Sport del comune di Reggio Emilia. L’incontro è stato moderato da Roberto Arditti, Presidente di Kratesis.
In particolare, la Viceministra Ascani ha ribadito: “Dobbiamo lavorare perché a settembre si torni a scuola in presenza. L’emergenza ci ha aiutato a comprendere le fragilità che aveva il sistema e a costruire quindi soluzioni in grado di superarle per ripartire con un nuovo anno zero. La scuola deve fondarsi su un modello partecipativo lontano da una didattica nozionistica e in grado di aiutare i giovani, già sensibili sul tema, a comprendere i temi cruciali per lo sviluppo del pianeta, dove la sostenibilità degli stili di vita assume un ruolo
cruciale. Per questo sono importanti progetti come quelli portati avanti da CIRFOOD che promuovono un modello partecipativo non solo delle famiglie, ma anche dei bambini. La scuola è il luogo dove si forma il pensiero critico della comunità. Nella Legge di Bilancio dobbiamo prevedere investimenti strategici che vedano la scuola come guida per la costruzione di una società in cui le nuove generazioni vogliano abitare”.
Patrizio Bianchi, già Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico istituito presso il Ministero dell’Istruzione, ha quindi ribadito: “A settembre si aprirà l’Anno Costituente della Nuova Scuola che deve essere il luogo pensato per i nati nel nuovo secolo, i cosiddetti digital-native, che non devono imparare a usare gli strumenti digitali ma devono imparare a usarli con responsabilità riuscendo a gestire i troppi stimoli che hanno. Il mestiere dei bambini è crescere e la scuola deve riuscire a dare gli elementi per trasformare i momenti della loro vita in occasione di crescita. La scuola deve aiutare a comprendere il mondo circostante e a creare la Comunità. Per questo il cibo rappresenta un elemento fondante perché strumento di uguaglianza. Mangiare insieme significa condividere lo stesso cibo. Non c’è niente che identifichi di più una comunità che il modo in cui si mangia. Su questo Reggio Emilia è stata da sempre una città precursore e quello che ora è stato fatto qui va fatto in tutto il Paese, l’esperienza emiliana deve essere messa al servizio di tutta Italia. Il centro di innovazione di CIRFOOD sarà un luogo per insegnare ai bambini che il cibo è uno straordinario veicolo di vita comune.”
Raffaella Curioni, Assessora a Educazione, Conoscenza, Città universitaria e Sport del comune di Reggio Emilia ha confermato: “La città di Reggio Emilia ha sempre riconosciuto il valore della ristorazione, scolastica e non, come parte integrante del progetto educativo. Per questo è fondamentale garantire il diritto allo studio inteso non solo come insegnamento delle classiche materie didattiche, ma come luogo di connettività e come momento di ristorazione.
Dobbiamo avere la massima attenzione agli stili di vita e al benessere nostro e dei nostri figli e continuare a promuovere una sperimentazione capace di lavorare tramite l’esperienza, mantenendo alta l’attenzione alla qualità dei percorsi scolastici dove il pranzo a scuola rappresenta un momento educativo fondamentale di socializzazione”.
Giordano Curti, Direttore Generale CIRFOOD, ha quindi concluso: “Il progetto “Nutriamo la scuola”, di cui siamo orgogliosi, è guidato da 3 parole chiave: coraggio di gestire il presente per investire sul futuro della scuola, immaginazione per creare soluzioni innovative in risposta a nuovi bisogni e cooperazione, perché il contributo di tutti è fondamentale per raggiungere un grande obiettivo comune: far ripartire e ripensare la scuola in sicurezza. Quanto emerso dalla sperimentazione in occasione della “Settimana del Cibo” ha due obiettivi principali. Il primo quello di dimostrare che la scuola in presenza è un diritto, per l’alto valore simbolico e sociale che rappresenta, così come è un diritto garantire un pasto sano ed equilibrato ai bambini, che devono vivere il cibo come momento educativo e conviviale. Il secondo è quello di immaginare il cibo del futuro attraverso una nuova lettura dello scenario di domani che dia ai bambini l’opportunità di ritrovare e vivere serenamente una relazione diretta con la natura, il cibo, il proprio corpo.
Questa sperimentazione sarà approfondita nel CIRFOOD DISTRICT, l’hub di open innovation sui temi della nutrizione e del cibo che stiamo costruendo a Reggio Emilia, in particolare nel “ristorante sperimentale” dove quanto proposto ora nei centri estivi, sarà parte di un percorso di analisi scientifica per trasformare il momento del “pasto” a scuola in un’esperienza a 360°, a partire proprio dai loro desideri e dai loro sogni.
Questi obiettivi sono ambiziosi, ma crediamo che facendo sistema si possa e
si debba dare un contributo nuovo a una scuola che coglie questa occasione,
seppur difficile, per rinnovarsi nel profondo.”
ATTIVITA’ DURANTE LA SETTIMANA DEL CIBO:
In particolare, CIRFOOD ha sviluppato alcune proposte di servizio del pasto in alcuni centri estivi di Reggio Emilia e ha osservato, con il supporto dell’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo, il comportamento e le reazioni dei bambini rispetto ai diversi modelli di servizio ipotizzati per il rientro a settembre. Inoltre, i bambini hanno assaggiato le
“foodballs”, ovvero le “polpette del futuro” con frutta, cereali, legumi e ingredienti innovativi come il “caulipower”, un super food a base di cavolfiore, quinoa e lenticchie. Questo sarà l’inizio di un’attività sulle mappe sensoriali attraverso cui i bambini potranno sperimentare, assaggiare, ascoltare le proprie sinestesie di gusto, scoprendo quanto il cibo sia natura e cultura, memoria, storia personale e familiare, luogo di provenienza, racconti, immaginari. I bambini avranno modo di confrontarsi fra loro e con gli educatori sulle idee di cibo del futuro, provando queste nuove creazioni e cercando di capire gli ingredienti “nascosti” e nuove forme di fruire il cibo. Immaginare insieme come sarà il cibo dei loro sogni serve a porre un’attenzione particolare al giusto bilanciamento nutrizionale, alla sostenibilità ambientale, ricordando come il cibo rappresenti anche un’occasione importante di socialità, convivialità e scambio.
Infine, CIRFOOD insieme ad Officina Educativa e all’architetto e designer Francesco Bombardi, già sviluppatore del Food Shuttle, hanno progettato e donato ai bambini il “METROQUADRO”. Per favorire il distanziamento tra i bambini invece che imporlo, è stato proposto un cambio di prospettiva lavorando sulla distanza non come un vuoto ma come un pieno, da riempire di contenuti per un percorso di apprendimento all’aperto. L’esperienza macro della natura diventa l’esperienza di un micro-paesaggio che contiene elementi legati all’esperienza dei sensi che ci riportano all’esperienza del gusto. Il METROQUADRO è un tappeto esperienziale che mette al centro il bambino e intorno una serie di caselle come finestre sull’ambiente dove poter svolgere l’esperienza di esplorazione su 4 aree sensoriali e consumare il pasto all’aperto, ambientando l’esperienza integrata delle “foodballs” e del “cibo del futuro”. Il METROQUADRO racchiude 4 aree/momenti chiave attorno a cui si muoverà l’immaginazione dei bambini: food making, food tasting, food caring e food educating. Questi quattro elementi rappresentano i quattro cluster del CIRFOOD DISTRICT, il centro di innovazione dedicato ai temi della nutrizione e del futuro del cibo, che sorgerà presso la sede di CIRFOOD a Reggio Emilia e che sta così prendendo già vita, in forme differenti, in alcuni centri estivi di Reggio Emilia, luoghi interessanti per la socializzazione di nuove forme di educazione alimentare.